Giada Curti per la sua collezione s/s 2016, intitolata “La Divina Marchesa”, si è affidata alle fascinazioni retrò di un'epoca meravigliosa presentando, al St. Regis Hotel, nell'ambito della settimana della haute couture italiana che si concluderà domani sera, una serie di abiti ispirati alla leggendaria figura della Marchesa Luisa Casati.
Giada Curti insegue con passione sincera e un'accesa fantasia i passi di questa iconica bellezza dalla vita intensa e appassionata per farli suoi, immaginando un'Atlantide di bellezza tanto lontana quanto perduta e avventurarsi, quindi, con i suoi abiti, nella Venezia dell’Art Dèco con 21 mise d'alta moda dall'allure magica e suadente.
Tutto è un sussurro di grazia e femminilità grazie a delicate sovrapposizioni e giochi di trasparenza che suggeriscono, ma non svelano mai, per lasciare spazio all'immaginazione, come si usava fare un tempo. Preziosissimi i tessuti scelti dalla couturier, tra i tanti citiamo l'amato pizzo rebrodè applicato su vestaglie in satin per una moda da boudoire intrigante e sensuale, soprattutto nel contrasto cromatico, sempre chic e sofisticato, tra il bianco e il nero in capi di grande classe e armonia, fedeli all'ispirazione della collezione fino alla sposa, romantica e chic, ispirata a Giovanni Boldini, altro grande protagonista di quell'Atlantide perduta di charme che Giada Curti recupera, riadattandone modernamente stilemi e codici in una collezione che si lascia ammirare e amare grazie alle emozionanti memoires che è in grado di suscitare.