Assolutamente regale e preziosa la nuova collezione haute couture di uno dei grandi leoni dell'alta moda italiana, Renato Balestra, tra i pilastri del Made in Italy nel mondo. Lanciatissimo nelle ultime stagioni con delle collezioni particolarmente ispirate, non tradisce le aspettative della platea e manda in passerella una collezione primavera/estate perfetta, completa e iperfemminile.
Tagli sublimi, cuciture magistrali, forme e silhouette da manuale: autentici capolavori di stile per il couturier della Dolce Vita che parte da un'ispirazione legata alla Magna Grecia, con abiti peplo color bianco polvere, con pannelli laterali, lunghe sciarpe in seta che dal collo volano leggere segnando importanti strascichi, bracciali dorati molto importanti, lunghi e portati sopra il gomito e ricami scintillanti degni, per l'appunto, per una dea dell'Olimpo, una dea nuova, scesa in Terra, a Roma precisamente per dimostrare quanto si può essere divine con indosso l'abito couture giusto. Tutto è fluido e morbido e dopo la Magna Grecia si passa con armonia a una serie di abiti dalle stampe arancio degradé che sono un autentico spettacolo per gli occhi: il sole al tramonto con i suoi colori fiammeggianti disegna long dress drappeggiati che osano spacchi vertiginosi sul retro e sul davanti e, in qualche modello, anche centrali. Spacchi, naturalmente, molto studiati, che nulla hanno di volgare, anzi servono ad esaltare sia il capo che le forme di chi li indosserà con elegante nonchalance. Che scrivere di tutti i capi realizzati in plissè soleil se non che hanno dimostrato quanto sia bella e viva l'alta moda quando è sogno, poesia e compostezza armoniosa di design e pura bellezza? Il plissè soleil, proposto in bianco e nei monocolori orange e giallo quasi ocra, resteranno tra i capi top di questa edizione di AltaRoma. Una menzione speciale va agli abiti origami a spicchi intagliati a punta con pannelli avorio e grigio perla montati uno sull'altro ad incastro alla perfezione e una menzione d'onore per la sposa che incede lenta stringendo attorno al corpo una mantella bianca in pizzo per poi aprirsi a farfalla e svelare un abito da sposa da sogno, con bustier drapeggiato a listini, sempre giocato sul contrasto delicatissimo tra avorio e perla. Capolavoro.