"Volevo fare l'architetto: come stilista sono tenuto a rispettare le leggi, i principi dell'architettura", spiega Christian Dior nel 1956, durante una conferenza presso l'Università della Sorbona, a Parigi. Dalla sua prima sfilata, conferisce alle sue creazioni la loro eleganza strutturata, oltre a definire uno stile, uno spirito.
In omaggio a questa visione unica della creazione, due anni fa Victoire de Castellane ha immaginato la collezione di alta gioielleria Archi Dior; poi, l'anno scorso, una collezione di gioielleria nella quale ogni creazione porta il nome di una linea o di un abito iconico, adattando il particolare movimento dei tessuti al linguaggio della pietra e del metallo prezioso.
La collezione di gioielleria Archi Dior si arricchisce quest'anno di otto creazioni ispirate all'abito in pied-de-poule Cocotte, della collezione primavera-estate 1948, con il suo volume ondulato sul retro, così come alla linea Milieu du Siècle, della presentazione autunno-inverno 1949-1950, basata sulla geometria interna dei tessuti. La silhouette della creazione Cocotte dà vita a un anello e a una collana asimmetrici in oro bianco e diamanti. La morbidezza delle curve della linea Milieu du siècle si ritrova nella collana in oro e diamanti, in due coppie di orecchini in oro bianco e diamanti nonché in tre anelli in oro rosa, oro rosa e diamanti e oro bianco e diamanti. "Ho messo in risalto i movimenti più forti e più interessanti per adattarli in metallo. Non è più un abito plissé, ma l'idea di un plissé", spiega la Direttrice Artistica di Dior Joaillerie.