In occasione del 50esimo anniversario della pubblicazione del loro primo singolo, “Arnold Layne”, il prestigioso Victoria & Albert Museum di Londra dedica ai leggendari Pink Floyd una gigantesca retrospettiva organizzata come un percorso multisensoriale per trasportare lo spettatore all'interno di una serie di sale allestite con memorabilia, scenografie dai colori vivaci e psichedelici con in sottofondo, naturalmente, le hit di una band che ha cambiato per sempre la storia della musica.
“The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains” è una mostra soprattutto visuale, benchè dedicata alla musica perchè proprio immagini fuori dal comune, capaci di imprimersi per sempre nel nostro cervello, sono forse, insieme alle splendide canzoni, il lascito più signficativo che i Pink Floyd hanno donato al mondo intero. Un altro modo di guardare alla realtà delle cose, forse tra allucinazione e realtà allucinata, di sicuro coraggiosamente oltre le gabbie di ciò che il mainstream politico, economico e culturale ci impone di vedere e credere. In mostra al Victoria & Albert c'è, quindi, non solo l'epica storia di una band che ha creato musica straordinaria con cover di album diventate da subito icone e manifesto culturale di intere generazioni, ma, soprattutto, la straordinaria possibilità di rivivere tutta l'atmosfera dei loro spettacolari tour con palchi e scenografie che mai nessuno prima di loro era stato in grado di concepire. Nel segno dell'ironia, trasgressione e dissacrazione. E contro il conformismo borghese vola alto il loro gigantesco maiale gonfiabile sulla Battersea Power Station come ipnotico resta il prisma di The Dark Side of the Moon. Musica, gli show grandiosamente spettacolari, il loro innovativo design e graphic design, il mitico videoclip di The Wall... Puro genio senza eredi, solo cloni. Almeno finora.