L’Expo Universale che si terrà a Dubai nel 2020 promette di passare alla storia non solo per tutto quanto di meraviglioso, unico e innovativo avremo modo di ammirare, ma soprattutto perché sarà un’opera mastodontica, gigantesca,qualcosa di incredibile che il mondo mai prima d’ora ha nemmeno saputo immaginare, figuriamoci realizzare. Qualcosa di mai visto e costruito con investimenti così importanti da far girare la testa. Prima di Dubai, a proposito di Esposizioni Universali, si può citare solo Parigi che, con tutta la grandeur incisa nel suo dna, nel 1889 a Campo di Marte, vicino alla Senna, diede vita alla più grandiosa Esposizione fino ad allora mai concepita da mente umana e ricordata per sempre per la Torre Eiffel, posizionata all'entrata della zona espositiva e, costruita per l’occasione, finì con il diventare oggi il simbolo della capitale francese in tutto il mondo.
Ma ormai siamo nel Terzo Millennio e ciò che l’uomo può realizzare, avendo, certo, a disposizione i capitali giusti, ma anche una certa dose di visionaria temerarietà, è davvero incredibile così sale l’attesa per poter finalmente ammirare quest’opera grandiosa.
L’Expo movimenterà una montagna di denaro mai vista prima, che andrà a finanziare i più grandi progetti di infrastrutture e progetti immobiliari non solo della città di Dubai, ma probabilmente del mondo intero.
I costi stimati dei lavori infrastrutturali ammontano a circa 5 miliardi di dollari e se la location scelta, tra Dubai e Abu Dhabi, sembra ancora per lo più una spianata in mezzo al deserto, i lavori procedono veloci e presto l’Expo Dubai 2020 diventerà reale.
Tra i primi appalti concessi, uno è astato vinto da Cimolai, azienda di facciate e sospensioni (ha realizzato il nuovo Terminal di Roma Fiumicino e il complesso Hudson Yards a New York). Il gruppo veneto costruirà la copertura della piazza di Expo Dubai. Raccontano che gli emiri si siano innamorati di Piazza Italia di ExpoMilano 2015 e abbiano voluto avere una cosa simile per la loro esposizione universale.
Ma non solo Expo. Dubai vuole costruire tutto un insieme di megastrutture come mai se ne sono finora viste al mondo. Qualche esempio? Per celebrare l’evento più atteso di sempre a Dubai innalzeranno la Creek Harbour Tower, grattacielo disegnato dall’archistar Santiago Calatrava, destinato a toccare a 1,300 metri altezza, sbriciolando il record del locale Burj Khalifa.
Si calcola che tutte le opere collegate all’evento tocchino i 30 miliardi di dollari: ci sono, in primis, tutte le opere urbanistiche e i collegamenti per portare i visitatori dalla città al luogo. In cima alla lista, la metropolitana realizzata dagli italiani della Rizzani de Eccher, quindi il nuovo aeroporto Al Maktoum International di Dubai che farà atterrare e decollare 120 milioni di passeggeri all’anno. Infine, proprio accanto all’aeroporto sorgerà una nuova città, a Dubai South, 145 chilometri quadrati per accogliere 1 milione di persone e decongestionare il centro di Dubai.
Tutto questo si tradurrà in un volano di investimenti che rappresentano un’importante occasione per le aziende italiane, incluse le Pmi. E intanto il mondo resta in attesa col fiato sospeso….