La campagna SS21 di Maitrepierre è una collaborazione con Studio L'Etiquette. Nell'immagine della sua collezione che si ispira ai collage ma anche al concetto di ibridazione, Maitrepierre crea chimere.
Nutrito sia dall'amore per il lavoro di Jean-Paul Goude e delle sue "superdonne" ma anche dagli squisiti cadaveri surrealisti degli anni '30, Maitrepierre ha cercato di creare una fotografia commovente, sonora e vivace. I collage dadaisti e l'universo assurdo degli artisti dell'epoca lo hanno ispirato molto, soprattutto per la tavolozza dei colori e questa resa al confine tra umorismo e angoscia, che per lui definisce il periodo attuale.
La collezione SS21 è stata immaginata durante il periodo di pausa, di latenza che il mondo intero ha vissuto all'inizio dell'anno durante il quale Alphonse Maitrepierre ha ripensato il suo approccio alla professione di designer e al mondo in cui tutti viviamo ed evolviamo. Ispirato dall'idea di scarsità che segue ogni periodo travagliato della nostra storia, "World in Progress" è una proposta ottimistica.
Ispirata dall'artista dadaista Hannah Hoch il cui lavoro consisteva esclusivamente di collage, questa collezione cerca di esporre l'idea di processo creativo, ma anche di concettualizzare l'idea di collage e mix. Realizzato interamente con vestiti riciclati, lenzuola, tessuti morti, ma anche sacchetti di plastica e spazzatura, Alphonse Maitrepierre ha cercato di ripensare al lusso e ai suoi limiti. Gli abiti sono floccati di fiori nei sacchi della spazzatura, le pelli sono di colori diversi, ogni capo richiama i codici di un altro guardaroba. Gli orecchini futuristici fanno il giro della testa, le borse si deformano, i volumi dell'anca sono esagerati per richiamare il volume dei razzi spaziali. Tutto tende a mostrarci un mondo assurdo, delicato e strano.
© Alphonse Maitrepierre
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